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Don Giorgio Pepino

Rettore del Santuario dal 1968 al 2011

Don Giorgio Pepino era nato a Roccavione il 21 marzo 1927, figlio di Pietro e di Pepino Anna. La sua formazione in Seminario era avvenuta in parte nel duro periodo della seconda guerra mondiale, aprendosi poi all’entusiasmo degli anni della ripresa. Venne ordinato presbitero il 29 giugno 1951 con un folto gruppo di sette confratelli, che si distinsero per la loro intraprendenza apostolica. Tra essi don Giorgio si distingueva per la sua paziente disponibilità, elemento di coagulo anche tra gli amici preti. 

Il suo primo campo di apostolato fu la parrocchia di Boves, con un lungo servizio, che si distinse per l’intensa attività con i giovani, con incipienti iniziative come i campeggi estivi e la cura delle associazioni di Azione Cattolica. Concluse i sette anni a Boves con periodo di amministrazione parrocchiale da febbraio a giugno del 1958, tra la morte del pievano don Serafino e l’ingresso di don Luciano Enrico, col quale fece quasi un cambio di parrocchia. Infatti don Giorgio venne destinato alla parrocchia di Sant’Anna di Castelmagno, dov’era stato don Luciano, con particolare impegno per la cura del Santuario di San Magno, in Valle Grana. 

Qui potè sviluppare il suo esuberante attivismo a favore della popolazione, in periodo di forte spopolamento, e rilanciò la presenza del santuario di San Magno, predisponendo meglio tutti i locali possibili per accogliere campeggi di giovani. 

Il 10 ottobre 1966 venne nominato parroco di Valgrana. A questo due anni dopo, nel 1968, si aggiunse l’incarico di Rettore del Santuario Sant’Anna di Vinadio. 

Con grande energia per oltre quarant’anni si dedicò nel periodo invernale alla parrocchia ed in quello estivo al santuario. I mesi di assenza dalla cura parrocchiale erano compensati dall’intensità della sua presenza  alle persone e alle strutture della parrocchia, con rinnovati lavori per la chiesa e per le cappelle e con la costruzione della nuova canonica.  

La sua notorietà fu soprattutto legata al servizio del Santuario di Sant’Anna, dove perseguì un vasto piano di rinnovamento dell’accoglienza dei pellegrini, animando in prima persona la liturgia e le preghiere devozionali, e dedicandosi all’ampliamento ed adeguamento delle strutture per accogliere quanto più possibile gruppi di giovani e pellegrini. Passava rapidamente dalla manutenzione di un generatore di corrente, al canto della novena o all’animazione di una serata con i ragazzi attorno al falò. 

Con l’avanzare dell’età accolse a malincuore di rassegnare la cura della parrocchia nel 2008, ma mantenne fino all’ultimo la cura del santuario.  

Solo l’aggravarsi della malattia lo ha fermato negli ultimi mesi. La sua devozione alla Madre e alla Nonna di Gesù, lo rese sereno nel cammino di speranza della vita eterna, dove il Signore lo ha accolto il due aprile 2011. 

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